Nell'ottobre dello scorso anno, la Corte Suprema Federale degli Emirati Arabi Uniti ha confermato l'imposizione di una penale del 300% per ritardi di pagamento sulla presentazione di Voluntary Disclosures (VD), un meccanismo per correggere un'omissione identificata in precedenti dichiarazioni IVA. In molti, sin dall'inizio, sono stati sempre preoccupati di intraprendere qualsiasi azione correttiva semplicemente a causa del quantum di sanzioni e del timore di essere verificati dall'Autorità Fiscale Federale (FTA).
Per scoraggiare il ritardo nel pagamento delle tasse, il governo degli Emirati Arabi Uniti aveva precedentemente mantenuto severe sanzioni che andavano dal 6% della tassa non pagata per il primo mese di ritardo e fino all'1% al giorno, con un limite massimo del 300%. Purtroppo la sanzione si applicava anche ai casi in cui le imprese si erano fatte parte diligente presentando una VD, per ammettere un errore o un omissione nelle loro dichiarazioni fiscali passate. Ad aprile 2021 il governo degli Emirati Arabi Uniti ha, rivisto la.normativa riducendo in modo significativo il quantum delle sanzioni in varie categorie di violazioni. Le tre modifiche principali sono state:
- riduzione della penale per ritardi di pagamento dall'1% al giorno al 4% al mese;
- nessuna penalità per ritardi di pagamento sulla VD, se l'imposta viene pagata entro 20 giorni dalla sua presentazione;
- l'introduzione di un regime di amnistia che consenta una riduzione del 70% delle sanzioni passate non pagate;
Con la nuova normativa, le sanzioni per i ritardi di pagamento sono state abbassate al 2% per il primo mese di ritardo e al 4% mensilmente con il tetto massimo così com'è. Tuttavia, il cambiamento più rilevante è il fatto che le sanzioni per i ritardi di pagamento non sarebbero applicate in caso di VD se l'imposta differenziale viene pagata entro 20 giorni dalla sua presentazione.
Nei casi in cui un contribuente non presenti un VD, prima di essere soggetto ad una verifica fiscale, la norma prescrive una sanzione del 50% dell'imposta non pagata e del 4% al mese da calcolare dalla data di scadenza dell'imposta fino alla data di ricevimento dell'accertamento fiscale. Ciò suggerisce che se una verifica fiscale viene avviata su qualsiasi attività per un periodo correlato all'anno 2018, potrebbe essere soggetta a una sanzione fino al 200% dell'imposta non pagata. Considerando il livello più elevato di penalità di avviso di verifica post-tasse, le imprese dovrebbero diventare caute e iniziare immediatamente a valutare le loro dichiarazioni precedenti di IVA e accise e correggere gli errori volontariamente al più presto.
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